Un gioiello barocco tra arte, storia e natura

Circondata da un parco rigoglioso alle pendici del Monte Murale, e a pochi passi dalle antiche mura del Castello Carrarese, Villa Contarini, nota anche come Vigna Contarena, è una delle più eleganti e suggestive dimore storiche di Este. Un tempo residenza di nobili veneziani, oggi accoglie visitatori tra sale affrescate, scorci romantici e un raro Orto Segreto che evoca il fascino senza tempo dell’“hortus conclusus”.


Una residenza nobiliare veneziana tra Cinque e Seicento

La villa fu costruita nei primi anni del Seicento su iniziativa di Giorgio Contarini, esponente del ramo di San Trovaso “degli Scrigni”, e rappresenta l’ampliamento di una preesistente casa padronale. Come molte ville della nobiltà veneziana in terraferma, anche la Vigna Contarena fu pensata come luogo di villeggiatura, immersa nella natura e ricca di elementi architettonici raffinati.

Nel primo Settecento la residenza fu arricchita da un elegante pronao neoclassico a due rampe di scale, sorretto da colonne ioniche e sormontato da un abbaino con timpano, che dona verticalità e solennità alla facciata.


Interni affrescati tra barocco e rococò

L’atrio d’ingresso è decorato con affreschi allegorici raffiguranti le virtù della Mansuetudine e della Carità, incorniciate da lunette e finte nicchie.

Il vero fulcro decorativo è però il salone nobile, che ospita un ciclo di affreschi mitologici attribuiti a più mani e databili tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento. Le scene rappresentano:

  • Diana e Endimione
  • Apollo e Dafne
  • Apollo che uccide la ninfa
  • Apollo e Diana

Al centro della volta campeggiano le allegorie della Fama e dell’Eternità, e il mito del Sole, simbolo di potere e gloria. Il committente di questo ciclo potrebbe essere Marco III Contarini, ambasciatore a Vienna, il cui monogramma è visibile tra le decorazioni.

Il secondo piano ospita affreschi con temi legati alle Stagioni, ai Punti Cardinali e ad altre figure mitologiche riemerse grazie ai recenti restauri. La varietà stilistica suggerisce l’intervento di diversi artisti.


L’Orto Segreto: un giardino nascosto, tra arte e memoria

Accanto alla villa si estende un piccolo spazio recintato: il cosiddetto “Orto Segreto”, o “vigna”, secondo l’uso del tempo. Questo giardino appartato, arricchito da nicchie e sedili in pietra, era decorato con statue e reperti archeologici, seguendo l’ideale rinascimentale dell’hortus conclusus.

Fu lo stesso Giorgio Contarini a trasformare la villa in un museo all’aperto, collezionando lapidi e frammenti romani, molti dei quali sono oggi conservati nel Museo Nazionale Atestino.


Il conte Haugwitz e la nascita del Museo Lapideo

Nel 1805 la villa passò al conte Cristiano Haugwitz, ministro del Re di Prussia, che contribuì in modo determinante alla valorizzazione del sito. Fu lui a donare al Comune di Este la preziosa collezione lapidea raccolta nella Vigna Contarena, dando origine al Museo Lapideo, precursore dell’attuale museo archeologico.

Nel parco, vicino a una torre del castello, si trova anche la tomba del conte, con epigrafe in francese che ne ricorda i titoli e la lunga vita (1752–1832). Il giardino conserva ancora cipressi, carpini e un pino macedone, in un’atmosfera pacata e contemplativa.


La villa oggi

Oggi Villa Contarini-Haugwitz è di proprietà privata, ma alcune stanze sono accessibili per soggiorni turistici, offrendo un’esperienza esclusiva in un luogo ricco di storia, arte e charme. Un soggiorno alla Vigna Contarena è un tuffo nel tempo, tra affreschi barocchi, misteriosi giardini e le tracce di antichi mecenati e viaggiatori europei.